Come un’automobile necessita di controlli regolari e revisioni per essere sempre funzionale e sicura, anche la macchina da caffè necessità di accorgimenti (più o meno regolari) per svolgere al meglio le sue funzioni.
Quindi andiamo dritti al punto con la lista delle 5 manutenzioni fondamentali per mantenere le prestazioni della macchina da caffè nel tempo ed erogare un espresso sempre al top delle sue possibilità.
PULIZIA REGOLARE.
Un consiglio banale a prima vista, ma se ti domandassi: quando è stata l’ultima volta che hai pulito con accuratezza la tua macchina caffè?
Sai rispondere all’istante a questa domanda? Se la risposta è no, allora non è così banale come consiglio.
Per pulizia parlo delle parti funzionali come beccuccio di erogazione, serbatoio acqua, cassetto raccogli capsule, filtrino del gruppo in caso di macchine con caffè macinato o cialde. Componenti importanti per l’erogazione caffè.
La carrozzeria esterna dovrebbe sempre essere pulita a prescindere. Un po’ di decoro casalingo è sempre buona cosa, no?
Eliminare residui di calcare nel caso del serbatoio, o erogare costantemente acqua calda senza capsula o cialda per disincrostare il beccuccio di erogazione sono semplici gesti quotidiani per:
- migliorare e allungare la vita della macchina (meno incrostazioni, meno sforzo per l’erogazione del caffè)
- migliorare il sapore del caffè che altrimenti nel tempo, risulterebbe più amaro e stantio a causa delle incrostazioni di caffè, con retrogusto salino a causa dell’accumulo dei sali calcarei.
Stessa storia per le macchine con filtrino per caffè macinato o cialde. Acqua calda a gogò utile a stappare i forellini e togliere quella patina marrone rilasciata dai tannini presenti nel caffè (soprattutto caffè con alta composizione di robusta in pieno stile Italiano sigh).
Il cassettino delle capsule va pulito per evitare la formazione di muffa sulle incrostazioni di caffè. Oltre a dare cattivo odore, la muffa “sporula” se arriva a maturazione. Rilascia le sue spore nell’aria per trovare altri alimenti o superfici a cui attaccarsi, e abbassa il livello di qualità dell’aria.
Per arrivare a questi livelli c’è ne vuole di incuria eh, ma ho già visto macchine con della muffa bella grigio-verde di vari clienti privati (si, esistono casi del genere!).
BUTTARE I RIFIUTI REGOLARMENTE.
Capsule o cialde poco importa. Il cassetto raccogli acqua e capsule va vuotato con regolarità, non quando è colmo.
Se hai la macchina a cialde la cosa è molto facile (anche obbligata se vuoi fare più erogazioni). Fatto il caffè butta subito la cialda esausta, fine.
Se la lasci tra il filtrino e la caldaia a seccarsi per via del calore, incrosti il filtrino.
Soprattutto la cialda secca 9 volte su 10 tirandola via si strappa con conseguente sbriciolamento del caffè su tutta la superficie dove poggia la macchina.
Se usi le capsule evita di arrivare sempre al cassetto pieno. Molte volte un cassetto pieno diventa difficile da estrarre e forzare l’estrazione su tantissimi modelli di macchina può voler dire anche rompere il beccuccio di erogazione.
Se il livello di capsule è troppo alto, l’ultima capsula usata potrebbe agganciarlo e romperlo nel momento in cui estrai con forza il cassetto.
Altra cosa probabile è l’incepparsi delle capsule tra il penultimo e l’ultimo caffè.
Questo avviene sempre a cassetto pieno. Scaricata l’ultima capsula, non cade completamente nel cassetto, ma rimane per metà nel gruppo caffè.
Inserendo la capsula successiva, questa sarà dura da spingere in giù e molte persone con poca pazienza, forzano l’ingresso col rischio di rompere i componenti interni alla camera di infusione come:
- la molla di contrasto per lo scarico capsula
- spuntare i dentini del fora capsule
- piegare la leva della macchina per ricaricare le capsule
- rompere le alette che sorreggono la capsula al suo caricamento.
Questo problema dipende da macchina a macchina, ma la maggior parte di quelle attuali a capsule, sono a leva. Tutte molto simili tra loro come tipologia di componenti.
SICUREZZA PERSONALE.
Un aspetto troppo sottovalutato, è la sicurezza in casa o ufficio. Ricorda sempre: una macchina da caffè è un elettrodomestico capace di sviluppare calore, in quanto assorbe molta corrente.
In media una piccola macchina caffè assorbe 1 kW (kilowatt) a pieno carico di lavoro (quelle da bar da 4 a 7 kW, un mutuo per le bollette!). Per renderti l’idea di questo valore, la portata di un’abitazione normale è di 3 kW come standard.
Per pieno carico di lavoro si intende quando da completamente fredda passa a completamente calda, oppure dopo 3-4 caffè di fila.
Consumi energetici a parte, l’attenzione principale va posta alla presa di corrente a muro dove è collegata la macchina espresso.
Anche tu fai come mia madre che sulla stessa presa a muro della cucina ci attacca un trenino di triple per alimentare fornetto elettrico, macchina caffè, frullatore, bimbi ecc?
Sbagliato!
Per la tua sicurezza, ogni elettrodomestico dove avere la sua presa personale. Quando questo non è possibile, è meglio utilizzare una ciabatta con tasto on/off generale da 4, 5 o 6 ingressi (dipende da quante te ne servono).
Ripeto, evita il trenino di triple per attaccare di tutto come fa mia madre!
Altra cosa, controlla la portata massima della ciabatta in generale e di ogni sua presa. Gli elettrodomestico hanno un’etichetta con indicati i vari dati elettrici compresi i kW che consumano (di solito dove poggiano sul piano).
Ti faccio un esempio: se hai 4 elettrodomestici ed usi una ciabatta, dovrai valutare la somma dei loro consumi tipo:
Macchina da caffè + fornetto + robot da cucina
Sommandoli sono : 1 kw + 1 kw + 0,6 kw per un totale di 2,6 kW.
Ora ogni singolo ingresso della multipla dovrà supportare un valore uguale o maggiore di quello indicato, in più la portata totale della ciabatta dovrà essere almeno 2,6 kw o superiore. Mai inferiore.
Evita l’attacco di elettrodomestici su prese con portata inferiore ai loro consumi, o ti ritroverai i cavi di alimentazione pericolosamente caldi per via dello sforzo nel trasferire corrente.
Stessa regola vale per le prese singole e gli adattatori. Trovi i dati di portata scritti al loro interno o sui lati.
Questa attenzione ti aiuta in due modi:
- proteggere la tua sicurezza e quella di chi utilizza la macchina
- evitare che al primo calo di tensione o surriscaldamento dell’alimentazione, si brucino i termo-fusibili ed i fusibili di sicurezza della macchina (spese di riparazione)
Questo quando tutto va bene. Altrimenti la macchina potrebbe rischiare di prendere fuoco (caso molto estremo e per fortuna oggi quasi tutte le plastiche delle carrozzerie sono ignifughe).
Ultima attenzione sulla sicurezza è la vicinanza alle fonti di calore.
La posizione classica di una macchina in casa è la cucina. Oggi le cucine sono sempre più piccole rispetto ad un tempo e bisogna ottimizzare gli spazi.
Questo però non vuol dire posizionare la macchinetta sul piano cucina di fianco ai fornelli.
Il rischio di surriscaldare i componenti elettrici e di ingiallire/deformare la carrozzeria esterna è molto alto. La posizione ideale sarebbe lontano da fonti di calore dirette e non esporre il serbatoio acqua alla luce diretta del sole di una finestra ad esempio.
TIPO DI ACQUA NEL SERBATOIO.
Come già trattato in un articolo su questo sito dedicato ad acqua e agli addolcitori, consiglio di valutare bene il tipo di acqua da utilizzare ed eventualmente, l’acquisto di un filtro/addolcitore per il serbatoio acqua macchine caffè.
Sempre più Italiani utilizzano l’acqua in bottiglia per preparare il caffè convinti del suo essere più sana, pulita e con meno calcare. Però l’acqua non è liscia, gassata o Ferrarelle come recita lo spot televisivo, ma si distingue in dura, media e leggera.
Le acque in bottiglia e quella del rubinetto, fanno parte di una delle 3 tipologie. Se non hai ben chiaro cosa metti nel serbatoio, allora non ti è chiaro il probabile utilizzo di un’acqua in bottiglia con residuo fisso più alto di quella del rubinetto.
Il residuo fisso è la quantità di sali disciolti in acqua, più è alto più è probabile il deposito di calcare nella macchina caffè.
Anche se questa storia del residuo fisso di alcune acque in bottiglia fosse vero, quella in bottiglia è un’acqua più sana giusto?
Eh…In etichetta sono omessi i metalli pesanti se presenti in tracce sotto il limite di legge per la potabilità . Le acque in bottiglia possono contenere metalli pesanti come arsenico, cadmio, piombo e mercurio, tanto quanto le acque di rete.
Le differenze principali tra le due sono:
- una la puoi scegliere e l’altra No
- quella in bottiglia per litro ti costa 77 volte di più(rapporto fatto con bottiglia d’acqua da 10 centesimi a litro, quindi per acque più costose andiamo oltre le 100 volte).
Di conseguenza, i consigli per l’acqua nel serbatoio macchina sono due:
- usare acqua media, chiedi al tuo comune le analisi sulla durezza o usa un kit durezza acqua da pochi euro. Se non vuoi troppo sbattimento prendi un buon filtro osmotico detto anche addolcitore per controllare calcare, pH, e filtrare anche le particelle di metalli pesanti. Noi consigliamo Oscarper risolvere questi 3 parametri.
- non riempire sempre al massimo il serbatoio se consumi pochi caffè in genere o solo durante il weekend.
Regola il livello in base ai consumi. Così eviti sprechi e soprattutto che l’acqua diventi stantia, oppure evapori parzialmente piano piano facilitando l’accumulo di calcare o addirittura la formazione di “alghe” se la macchina è esposta a fonti di luce e di calore dirette.
DECALCIFICAZIONE CORRETTA E REGOLARE.
Una decalcificazione regolare ogni 6-8 mesi aiuta a mantenere libera la macchina dal calcare e funzionante nel tempo.
Più calcare si accumula più il caffè ha probabilità di risultare amaro, astringente e con retrogusto salino. Hai mai provato il sale nel caffè col sale invece dello zucchero? Una vera amarezza ?
Bevande disgustose a parte , una macchina decalcificata è una macchina sana, funzionale, pulita e con un’aspettativa di vita più lunga (soldi risparmiati dalle riparazioni).
Puoi utilizzare decalcificanti liquidi o in polvere da miscelare ad acqua calda. Poco importa.
Cosa importante è evitare situazioni fai da te come usare succo di limone o peggio aceto perché:
- decalcificano male
- l’odore di aceto rimane anche dopo diversi risciacqui
Acquista prodotti appositi alla decalcificazione a base di acidi organici blandi solitamente acido citrico, lattico, malico, ossalico (li trovi scritti in etichetta).
Ho specificato blandi perché potresti usare anche prodotti come l’acido fosforico o acido cloridrico. Ma se non sai come maneggiare tali sostanza rischi di farti male. Questi non sono acidi blandi, ma acidi forti.
In più sono sconsigliati perché possono corrodere la superficie dell’alluminio delle caldaie (solitamente ossido di alluminio) e danneggiarlo se utilizzati in modi e tempi sbagliati.
Lo strato di ossido di alluminio serve come protezione dagli acidi per evitare il passaggio di ioni di alluminio nell’acqua con cui prepari il caffè.
Come regola generale in conclusione per una decalcificazione corretta usa:
1 serbatoio di miscela acqua + decalcificante e 2 serbatoi di acqua pulita per il risciacquo (rapporto 1 a 2).
Se senti ancora odore del prodotto decalcificante o l’acqua esce ancora leggermente torbida, continua con i risciacqui con acqua pulita. Oppure affidati ad una ditta come la nostra se vuoi la via più comoda.
Queste erano le 5 manutenzioni fondamentali per salvaguardare la durata della tua macchina caffè espresso.
Rimedierai subito agli errori commessi fino ad ora o sei già una persona ben preparata?
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Grazie Andrea per questi suoi articoli. In merito alla manutenzione e quindi anche affidabilità delle macchine da caffè le chiedo, essendo interessato ad un prodotto Illy, che differenze ci sono tra la Y3.2 e la Y3.3, magari hanno migliorato qualche difetto o si tratta solo di piccole modifiche estetiche? Grazie.
Grazie a te Marco per il commento.
Ho fatto una ricerca alla tua domanda e ho notato che tra la 3.2 e 3.3 non ci sono differenze estetiche.
Conoscendo la nomenclatura delle macchine iperespresso, sicuramente la 3.3 è stata migliorata in qualche piccolo aspetto che probabilmente nel lungo utilizzo, dava qualche problema.
Tra le due non ci sono differenze di prezzo particolari (a meno che di trovare la 3.2 a prezzi molto bassi in giro per il web), andrei direttamente di Y3.3
Un’ottima macchina per affacciarsi al mondo iperespresso della illy dal prezzo contenuto per quello che da (89€).
La caratteristica principale delle capsule illy iperespresso, è che la capsula stessa funziona da camera di infusione del caffè. In questo modo il numero di elementi della macchina da stressare, sono minori.
Mentre tutti gli altri sistemi hanno bisogno di una macchina che abbia una camera di infusione, ed un pistone che fori la capsula ed eroghi l’acqua sotto pressione.
La differenza si nota nella durata della macchina e nella costanza della stessa. Chi ha una macchina iperespresso, spesso non si ricorda neanche l’anno di acquisto (esperienza personale con i nostri clienti).
Basta solo il minimo di manutenzione a queste macchine, ovvero la decalcificazione.
PS: a livello estetico y3.2 e 3.3 non differiscono. Se vuoi fare il confronto ecco i link:
Y3.2 :https://www.illy.com/it-it/shop/macchine-caffe/macchine-caffe-capsule-iperespresso/macchina-caffe-capsule-y3-2/coffee-machines-y3-2-iperespresso-gl-P.html
Y3.3 : https://www.illy.com/it-it/shop/macchine-caffe/macchine-caffe-capsule-iperespresso/macchina-caffe-automatica-y33-capsule-iperespresso/Y3-3.html?dwvar_Y3-3_color=black&cgid=10011
Buongiorno,
sto valutando l’acquisto di una macchine a cialde.
Quelle per me più interessanti sono la Flytek zip e la Piccola doppia lucidatura.
Non sono un esperto di macchine e sono qui per chiedere un consiglio su quale
macchina dovrei orientarmi.
Grazie.
Ciao Michele grazie per la domanda.
Che dire… sono due macchine a cialde di un certo livello. Nulla a che vedere con quelle più commerciali. Sei amante del “metallo” ?
Per rispondere alla tua domanda, con entrambe cadi in piedi. La Piccola ha una caratteristica che a me fa impazzire: il serbatoio in vetro. La più grande discriminante tecnica tra le due direi che è proprio il serbatoio.
Devi decidere quanto vuoi/puoi spendere per una macchina e quale caffè abbinarci. Sui due modelli segnalati, vai sul sicuro come qualità della macchina. Il vantaggio delle macchine a basso costo è che in caso di rotture, puoi sempre cambiarla con una nuova, ma è un circolo vizioso. Nel caso delle macchine a cialde i prezzi medi sono sempre più alti rispetto alle capsule, questo te lo garantisco (a parte offerte grandi da svuota magazzino).
Le macchine a cialde hanno (per me) un difetto dato probabilmente dalla loro tecnologia. Hanno i termostati per la regolazione della temperatura al posto della sonda. La sonda ti permette di tarare la temperatura aumentandola o diminuendola a tua scelta (+ e – 6 gradi in genere).
Il termostato invece manda la caldaia ad una temperatura fissa (di solito 98°C, ma ci sono i 100, i 97 ecc…)
La temperatura fissa non va bene per tutti i tipi di caffè. Quindi dovrai fare più tentativi, in base al tuo gusto, per trovare il caffè che preferisci.
Questo non avviene ad esempio per noi che lavoriamo con macchine a cialde Mokador. Macinatura del caffè e temperatura macchina sono pensate per quel prodotto.
Ovviamente possono essere utilizzate altre cialde di altre marche, ma essendo specifico il binomio macchina e caffè Mokador il problema non sussiste.
Per il resto, qualsiasi macchina scegli, ricorda le 5 manutenzioni fondamentali di questo articolo per mantenerla sempre al top e ridurre gli interventi di riparazione.
Chiedo scusa del ritardo nella risposta e grazie mille per i consigli.
Ho deciso di prendere “la Piccola” per la reperibilità dei ricambi rispetto alla Flytek Zip.
Un saluto e buon lavoro.